I classificato
Daniele Ardigò
E m’istruirono gli aceri campestri…
M’istruirono gli aceri campestri
e per i sentieri autunnali ascoltai
fatiche maturate nei vigneti.
E pur mi educarono le rose,
irte sentinelle e trine multiformi
a frenare il fervore del dissapore.
E le iridi della rugiada, le luci
dell’alba chiomata di suoni
m’insegnarono la pace,
a crescere sereno tra i filari.
Ed ora dico amene parole
che dal grappolo in corolle
tramutano in humus le zolle
e trasfondono l’anima leggera
in vino e profumi di terra vera.
II classificata
Rina Bontempi
La cantina del tempo
Un cappello di paglia sfrangiato appeso ad un chiodo
un rastrello di legno sdentato
il rosario di veglie assonnate legato ad un filo e,
dal tino annerito,
l’odore solenne del vino invecchiato.
Fra travi di noce e tarli ingrassati
i fantasmi danzano coi violini del vento
mentre mani protese in un gioco d’amore
sono carezze di piume leggere sul viso di un bimbo cresciuto
tornato tra loro a cercare
un po’ di quel ieri felice da sempre rimasto nel cuore.
III Classificato
Giovanni Benaglio
Come croco d’autunno
S’incamminò una parola ancora
sotto braccio al silenzio
quando la brezza della sera
ebbe affidato le sue ultime parole
alle foglie in tremito
e alle ombre lambite a strascichi
dalla ruggine della notte
era una dolce voce di fanciulla
disseminata lungo i filari onusti
di succosa Corvina
che come croco d’autunno
sprigionava il suo tenero amore
spremendolo di sogni.
Guergana Radeva
Premio Speciale Giuria Prof.Ssa Costanza Bertetti
La fine della vendemmia
Tozzo di pane, cipolla e sale,
colmo il bicchiere nella mano callosa,
sott’unghia mezzelune viola,
e una falce d’oro,
sul seno nudo della notte,
fragrante di fermentato autunno.
Notte nera fattucchiera
che balla nella vigna sguarnita,
ubriaca, nell’ora di nessuno,
quando la vecchiaia si specchia giovinetta
e l’ebbrezza scioglie la tristezza,
vino d’annata e spuma di mosto…
Sul davanzale una falena,
silenzio di rondini in partenza.
Luigi Ederle
Premio Speciale Presidente
Cantina Valpantena
Quasi baciate
Su l’onda del profumato vino
mi siedo sotto il fresco olivo,
da Montursi, la Valpantena vedo
vestita di verdi pampini.
Mi prende per mano la vite
e salgo con lei appena oltre
i cancelli del tempo.
E rivedo le radici della Corvina
adagiate nel letto del fosso
e quasi baciate da mio padre.
Ora, nel silenzio, ascolto la sua voce
fra i giovani grappoli in cerca di sole,
mi alzo, col pollice e l’indice,
accompagnato da sue parole,
libero l’uva dalle inutili foglie.
Giorgio Baro
Segnalato
Notturno
La luna d’argento riflesso d’incanto
sulla roggia indolente tremula scivola;
un passaggio di nubi o di mente
l’asconde, rattrista il presente
un vagare di sfinita incertezza.
Sul colle la brezza scompiglia
i filari nel frusciare tra foglie,
il senso coglie debole il palpito
di un passero solo al suo nido.
Ravviva il silenzio i tratti di un viso,
uno sguardo, un sorriso, e stagioni
lievi di suoni, grevi di assenze;
così, al piede di vigna perduto,
io, passero muto, oltre il rimorso
di una sofferta parola mi poso.
Maddalena Borriero
Segnalata
L’orma Del Silenzio
Il silenzio va imparato. E va taciuto.
Va riconosciuto. E ascoltato.
È delle piccole cose che crescono,
dei pensieri che si arrampicano veloci,
delle idee in bilico, del cielo che svetta.
Lo trovi a manciate, tra zolle seminate,
dove germogliano piano frutti e raccolti.
Dentro la curva che fanno le nuvole
si nasconde, il silenzio, per diventare
scroscio rumoroso di piogge benedette.
Il silenzio è la mia preghiera veloce,
è lo splendido autunno che quieta
le stagioni dell’abbondanza,
prepara il riposo,
la parabola bianca dell’età.
Filomena Bortone
Segnalata
Una Parola Nel Silenzio
Ti hanno insegnato ad amare la terra
una terra avida, spesso cattiva
tu l’hai amata nonostante tutto.
Ogni mattina correvi da lei
come un amante stregato corre dal suo amore
l’accarezzavi, la coccolavi, la nutrivi
ed ogni sera, prima di lasciarla,
la salutavi con gli occhi colmi di gioia
fiero di aver soddisfatto la tua amante.
Oggi sono qui a guardare la tua amata terra
gli ulivi, la vigna, l’orto,
ogni cosa porta il tuo ricordo
e la malinconia prende il sopravvento
e nel quieto silenzio di questa amara terra
risuona solo una parola “Papà”.
Luigi Brasili
Segnalato
Nel Vento Fresco
Nel vento fresco, tra lo stormire delle foglie,
se tendo i sensi e tengo gli occhi chiusi,
posso ascoltare sussurrare le tue labbra;
quel suono dolce e delicato che intonavi
quando il sole prendeva a sbadigliare,
e le prime lucciole danzavano nell’ombra.
E posso rivedere i tuoi occhi luminosi
scaldarmi il petto e ogni angolo del cuore,
le mani delicate danzare sulle corde,
e il mondo rallentare la sua corsa
al lento adagio libratosi nell’aria.
E adesso, nell’eco d’una voce solitaria,
il silenzio è una parola che le raccoglie tutte
mentre insieme alziamo il calice alla notte.
Lucia Cabella
Segnalata
Primo Appuntamento
Mi hai chiesto chi sono
e io non ti ho risposto.
Mi hai chiesto cosa voglio
e io non ti ho risposto.
Troppe cose da dire,
oppure troppo poche.
Avvicino il bicchiere alle tue labbra
che si schiudono, avide.
E tu bevi, assaporando quel vino
rosso, speziato e intenso
che assomiglia a me.
«Ora sai tutto» sussurro.
Inseguo sul vetro
le tracce di rossetto,
e, senza sfiorarti, ti bacio.
Bruno Castelletti
Segnalato
Canta Il Silenzio
Canta il silenzio sotto il cielo azzurro
e nel suo grembo quieto si riposa
un alito di vento.
E tu non ascoltare
di grilli e di cicale il gran concerto.
Ascolta nel risveglio del mattino
il muto faticare e la preghiera,
le gocce di sudore che baciano la terra.
Ascolta una parola di speranza,
l’incanto e la magia dell’attesa
nei grappoli dorati
nel fremito leggero del verde d’uliveti
distesi al sole caldo del meriggio.
Esulterà l’autunno di nettare e colori
a sera torneranno a ridere le stelle.
Maria Cecchinato
Segnalata
Lungo Il Solco Insieme
Di pagliuzze d’oro tra le prime ombre
scintilla la campagna di settembre,
nell’ora in cui pampini scuri e tralci
ricamano lo sfumato del tramonto.
Mani in tasca, cammina a passo lento
un vecchio curvo con a fianco il cane,
compagni nell’armonia che l’universo
rispecchia dentro l’acqua di una goccia.
Respira a fondo l’uomo, miele amaro
l’età, sospira ma non si sente solo,
un amico lo accompagna lungo il solco
scodinzolando. Gli accarezza il pelo folto
e insieme ascoltano la voce del silenzio.
Pulsa un mondo sottile intorno a loro.
Ripreso fiato, sottovoce – Andiamo…
Davide Rocco Colacrai
Segnalato
La Chimica Del Silenzio Dietro
Tutto rimane là, dietro il mio silenzio;
tutto rimane là. Il ricordo
è la mia prigione, il mio essere uomo
è rarefatto come un sogno, le mie orme
uno scarabocchio di sale, e mi sento risucchiare
nello sbadiglio cavo del mare; rimbalza la mia lingua
nel raggiungere l’ultima preghiera, le mie dita
bevono dallo svuotarsi del cielo, dove il dolore
ha infranto la sua verginità. Morde, il vuoto,
il mio cuore, all’incrinarsi del mio fuggire al freddo,
quando la vita si rifugia in una parentesi,
e dura un’abitudine, e un’ossessione, e tutto
il mio silenzio dietro, ed io. Io conto il peso dei giorni
che non sono stato, o forse di quelli
che sono stato troppo, o forse.
Maria Antonietta D’Onofrio
Segnalata
Un Odore
Non ricorderò i tuoi occhi
perché con gli anni confonderò i colori.
Il blu sarà nero e il bianco sarà il giallo
della foglia sulla strada.
E non ricorderò la musica della tua voce,
perché il tempo mi porterà lontano,
troppo lontano per udire le tue parole.
Nel fondo della memoria che si fa breve,
forse sarà un odore, confuso nella stanza,
a mescolare il suo invisibile corpo
con la tua assenza.
A decifrare il codice del silenzio
nell’infinito racconto della terra.
Benito Galilea
Segnalato
Gridando Amore
Sopra nuvole di foglie ai lati della vigna
mio nonno guardava in solitario l’infinito,
accanto il cane, poco distante la mula.
Si girò infine per seguire uno stuolo di bimbi
autistici che ridevano a dei compagni immaginari,
dietro un prete che ripeteva le parole di Francesco.
Poi, come per incanto, la sera dopo si fermò
col solito bicchiere di rosso tra le mani.
Mentre guardava il sole accompagnare le piccole
barrique verso la cantina grondante di sapori.
Dicono fosse un brav’uomo, mio nonno,
così lo portano a spalla al camposanto.
E quando in giro non resta più nessuno, solo
una bimba rompe quel silenzio, gridando “amore”
ad una bambola di pezza, stesa al centro della piazza.
Anna Maria Lavarini
Segnalata
Silenzi
Un velo di silenzi,
copre la campagna giù nella valle.
Tra i filari, non si odono voci, risate,
né ronzii d’api, né parole d’amore,
anche le lacrime dai tralci potati
scendono silenziose.
In questo silenzio di preghiera,
percepisco l’eco di ricordi lontani.
Nell’aria dolce di settembre,
il fischiettare del nonno
che si inoltrava nel vigneto,
ah… come brillavano
i suoi occhi verdi al sole
e come cantavano le forbici d’argento
che teneva nella sua mano.
Giancarlo Milani
Segnalato
Una Parola Nel Silenzio
La cerco in un sorso di fantasia
nel calore di un’emozione
nel tenero scandire
tra lo sfondo roseo
di labbra lucide di ardore.
Gioia che avvolge un sereno istante
ascoltando l’apice di un fremito
nel sospiro inebriato
dal tocco di una carezza;
melodia di un pensiero radioso
quando leggo il tuo nome
sul nostro diario appena dischiuso:
come la voce dell’onda al tramonto
che approda sull’immensa quiete.
Annalisa Pasqualetto Brugin
Segnalata
Prosit
... e scordo il grigiore di sempre,
nell’ istante che intenerisce,
che cancella nostalgie,
che supera ombre,
che dona ogni parvenza di gioia,
che accelera il battito del cuore.
È bello stasera,
guardare dal mio calice
il mondo sfuocato, evanescente, leggero.
Attraverso il perlage
mi perdo a cercar verbi,
suoni ondulati a distillare versi…
poi solo una parola
nel silenzio saturo di promesse:
prosit!
Stefania Ronzitti
Segnalata
Muta Preghiera
Si era alzato in piedi nostro padre,
dinanzi alla tavola che ci riuniva a cena.
Il bicchiere tra le mani ruvide e tremanti,
solchi paurosi i lampi sul suo volto teso,
fessure gli occhi allo scoppiar del tuono.
Muto, protendeva lo sguardo,
al di là del vetro rigato dalla pioggia,
verso la cara vigna ora in balìa del vento,
sola adesso, fuori senza di lui a darle riparo.
Come Gesù tradito,
levò il bicchiere e bevve il vino,
con in bocca la parola ad implorare Dio.
Nicolina Ros
Segnalata
Speranza
Ho riempito pagine volando tra le rime della suggestione.
Ho rubato la diffrazione d’un raggio al sole
per schiarire nebbie vagabonde.
Ho scritto parole di silenzio per sondare il senso della vita.
E pagine bianche a DIO
per il terrore che non ci sia,
per la brama che ci sia.
Ora il Vento le accarezza con delicatezza
e, nelle segrete della mente
riduce le ragnatele in cenere inerme.
Poi con mano di piuma
semina ancora germi di speranza,
il fiore primigenio che sboccia in ogni stagione
sulla bocca dell’Amore.
Aldo Rossi
Segnalato
Riflesso Silente
L’alone nei bicchieri
già vuoti di vino
l’ultima luce filtra.
Si scurisce nel silenzio
l’atmosfera ormai rotta
di un meditato addio.
Abbiamo bevuto assieme
vecchi ricordi sopiti
raccontandoci l’amore.
Negli occhi la vigna
annebbiata d’autunno
a rinchiudere stagioni.
Poi la tua pelle bruna
di terra, di luna, di dea
ho sentito, ho chiamato.
Ornella Sala
Segnalata
Io Sono La Vite
Io sono la vite
che inanella filari,
la vite che vuole
la mano paziente
che lega i germogli
saldi alla pergola
e spoglia le fronde
perché il grappolo
si offra al calore
e si faccia turgido
e dolce di sole.
Nella tiepida estate
che volge al declino
la segreta avventura
del mosto che si fa vino.
Gabriele Stella
Segnalato
Grazie
La vendemmia è terminata, ogni grappolo raccolto, e si sono ingarbugliati nel cielo i colori del tramonto.
Ora che tutti se ne sono andati, resto da solo ad accarezzare i miei vigneti, – nudi – senza i loro grappoli ambrati. Nel silenzio della sera, attraverso scalzo la collina, tra le dita due acini appassiti. Nella luce della luna, respiro la bellezza della natura, e consegno all’aria tiepida una sola parola.
Angelo Taioli
Segnalato
Gli Occhi Divini Della Terra
Ho atteso si compissero le lune
dell’inverno, per muovere radici
nel suo grembo… Le parlo delle nuvole,
dei nidi ancora vuoti delle rondini…
E intanto lentamente
allungo le mie dita sopra i fili,
abbraccio i pali del filare
di pazienza di gemme, di fiori timidi…
Mentre il sole disegna all’ombra
di un silenzio di foglie
l’arabesco di un grappolo…
Rodolfo Vettorello
Segnalato
Una Parola Nel Silenzio
Come in un sogno,
dentro silenzi fondi come abissi,
un figlio che ci parla
anche se dice cose incomprensibili.
Sarebbe troppo facile una lacrima
per dire l’emozione che ci assale:
un figlio nostro che ci vuol parlare.
Io la trattengo a stento. Non ignoro
che una parola, una parola sola
è l’arco che si getta sopra il fiume,
la passerella incerta tra due sponde.
Una parola è un simulacro d’uomo,
la carica esplosiva che devasta,
spacca il silenzio e strappa dalla gola
un alto grido, forte come un tuono.
la “cantina valpantena verona” ringrazia tutti i poeti che hanno partecipato alla iv edizione del concorso premio poesia, la giuria per la competenza e la professionalità dimostrata nel giudicare le opere e il segretario del concorso per il prezioso lavoro svolto.